Ombre: assenze che testimoniano presenze. Un’ombra è segno di luce e allo stesso tempo di qualcosa o qualcuno che la trattiene. La terra dove appoggiamo i piedi è ricamata di ombre: ognuno di noi riflette ciò che è e lo riflette dove è, in un luogo che accoglie e allo stesso tempo restituisce. La realtà che ci circonda e le emozioni che viviamo lungo il nostro cammino ci raggiungono e noi le tratteniamo, proprio come un corpo che riceve e trattiene la luce. In una realtà il cui inventario contemplasse la sola collezione degli oggetti fisici, le ombre rischierebbero di non avere collocazione pur essendo esse sentinelle di materialità. Meritano, quindi, di essere riscoperte per il loro valore e il loro spessore in quanto raccontano una storia dentro un’altra storia, dominata dalla luce. Daremo spazio a ombre che riflettono e che faranno riflettere. Attraverso i borghi inseguiremo le ombre del bello che ci circonda: ombre di scienza, di arte, di cultura

L’immagine che ci guiderà durante le quattro giornate è stata realizzata da Stefanie Da Re e rappresenta una donna che, raccogliendo il bello che la circonda, lo proietta poi a terra lasciando il segno della sua presenza in un’ombra i cui contorni sono rappresentati dalle belle arti. Tanti gli eventi che attraverseranno le quattro giornate: laboratorio per bambini, incontri con autori, scrittori, divulgatori scientifici, docenti universitari, spettacoli per famiglie, degustazioni, passeggiate e musica..